“Conceiçao via?”: a Moncada non riesce il dribbling, la risposta prima della Coppa evapora nel post-gara
Il dirigente del Milan ha fatto il punto in merito alla permanenza del tecnico portoghese, ma la sconfitta in finale potrebbe cambiare tutto
Il futuro del Milan è tutto da decifrare. La sconfitta maturata nella finale di Coppa Italia contro il Bologna ha cambiato e non poco la situazione del Diavolo. L’accesso all’Europa adesso appare una chimera e ciò avrà una certa influenza sulle scelte da fare la prossima estate.
La vittoria nella manifestazione nazionale avrebbe garantito l’accesso diretto all’Europa League senza più dover badare al campionato. Adesso con sole due partite da disputare e con 3 punti di ritardo dal sesto posto (che però vale la Conference League) le possibilità sono drasticamente ridotte.
Lo scontro diretto contro la Roma all‘Olimpico di domenica prossima sarà fondamentale in tal senso così come le partite di Juventus e Lazio rispettivamente quarta e quinta in classifica. Solo con una vittoria contro i giallorossi ci si potrebbe rilanciare.
Nel frattempo però tengono banco anche le polemiche per una sconfitta cocente, che potrebbe avere delle ripercussioni anche sul futuro del tecnico Sergio Conceição. Il suo contratto scade nel 2026. Il Milan però vanta una clausola unilaterale per poter interrompere l’accordo già al termine di questa stagione.
Le parole di Moncada prima della finale di Coppa Italia
In merito a questa tematica si è espresso il direttore tecnico Moncada, il quale ha parlato prima del fischio d’inizio della sfida contro i felsinei. Il francese si è mostrato piuttosto sereno a tal proposito.
“Abbiamo la massima fiducia in lui, è un gran lavoratore – ha esordito Monacada. Lavora ogni giorno con me e Zlatan Ibrahimovic”. Probabilmente il portoghese ha guadagnato crediti anche grazie al successo in Supercoppa Italiana a pochi giorni dal suo arrivo oltre che per il percorso in Coppa Italia. In campionato ed in Champions League però i risultati non sono stati altrettanto soddisfacenti.
Lo scenario dopo la sconfitta contro il Bologna
Considerando la storia e il blasone del club milanese il bilancio non può essere positivo. La società a gennaio ha investito portando all’ombra della Madonnina Gimenez, Joao Felix e Walker. Colpi che nell’immaginario dirigenziale avrebbero dovuto garantire l’approdo in Champions League.
A meno di clamorosi intrecci di risultati il Milan il prossimo anno non disputerà la massima competizione europea. Quindi non è così scontato che l’ex allenatore del Porto possa ottenere la riconferma. Poi nel calcio mai dire mai, soprattutto in questo campionato che sta regalando emozioni e ribaltoni fino all’ultimo.