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Tre panchine di fila: fuori dai piani del mister, ma solo per SOLDI I Meno giochi, meno ti pago

Roma
La Roma di Ranieri – lapresse – IlPosticipo.it

Una mossa strategica più dettata dalle strategie di mercato che da quelle tattiche: non sta giocando per colpa del “giochino” dei prestiti.

Nel calcio moderno, il prestito non è più soltanto una soluzione temporanea per far crescere giovani promesse o per liberare spazio in rosa. È diventato un vero e proprio “sottobosco” strategico, spesso ingannevole, che può stritolare chiunque: dai giocatori normali a campioni iridati.

Un sistema che promette visibilità e continuità, ma che troppo spesso si trasforma in un limbo di incertezze, instabilità e occasioni perdute. E le vittime di questo giochino possono essere chiunque: in pratica un titolare diventa improvvisamente panchinaro non perché acciaccato o non in forma.

Ma perché, se raggiunge tot presenze, potrebbe scattare il riscatto obbligatorio, che andrebbe a pesare sul bilancio di un club. Oppure il rinnovo automatico a un certo numero di presenze: formula diverse, stesso finale in panchina.

Pensate per esempio a Paulo Dybala prima della scorsa estate. Le sue presenze centellinate, avevano fatto sorgere il dubbio. Alla fine ci ha pensato più Claudio Ranieri che Daniele De Rossi a fugare ogni dubbi. L’iridato argentino con l’allenatore di San Saba ha raggiunto il rinnovo automatico, con buona pace dei Friedkin. Non è l’unico episodio nella Roma.

Un altro iridato argentino

Non è passata inosservata la scomparsa di Leandro Paredes. L’iridato argentino era stato accantonato sia da De Rossi (dopo un inizio disastroso di stagione), poi da Juric. Ranieri lo ha riportato in campo dal primo minuto. Almeno fino a un certo punto della stagione. Poi tanta panchina. Perché?

Il motivo è semplice, Leandro Paredes è a quota 79 presenze con la Roma negli ultimi due anni e la prossima. Se dovesse scendere in campo un’altra volta, il club giallorosso dovrà pagare due milioni di euro al Paris Saint Germain, da cui lo ha prelevato. Dice il proverbio, non c’è due senza tre.

Albert Saelemaekers
Albert Saelemaekers, centrocampista belga della Roma – lapresse – IlPosticipo.it

Fuori dai radar

Tre, come gli indizi che da che mondo è mondo, fanno una prova. È stato il Corsport a far uscire fuori la situazione contrattuale di Alexis Saelemaekers scivolato in panchina dove è rimasto seduto per tutta la partita sia contro l’Inter che contro la Fiorentina.

Proprio lui che ha tenuto a galla la Roma con prestazioni importanti, a tal punto che la Roma vorrebbe tenerlo, a differenza di Abraham, con cui è stato fatto lo scambio (reciproco, di entrambi) con il Milan. Ebbene, queste panchine rappresentano una mossa strategica che ha poco a che fare con decisione tattiche: Saelemaekers non sta giocando proprio per colpa del “giochino” dei prestiti: così facendo la Roma potrà ridiscutere il prestito (al ribasso) con il Milan, seguendo la strada del meno giochi, meno pago. Tant’è.