“Non è stato rispettato da alcune frange di tifoseria”: Walter Sabatini sputa il rospo I Pur di andarsene “restò fermo un anno”

Parla a ruota libera Walter Sabatini, svelando un retroscena inaspettato legato a un professionista del nostro calcio: era inviso a una parte della tifoseria.
Ci sono verità, nel mondo del calcio, che restano taciute a lungo, per poi emergere in maniera repentina. Tendenzialmente, quando ciò avviene, significa che i tempi sono “maturi”, che non possono più arrecare danno alcuno ai loro protagonisti. Questo è accaduto anche nelle ultime ore, seguendo un copione narrativo ormai consolidato, ma non per questo la notizia non ha ottenuto rilevanza.
D’altro canto, quando a svelare determinati retroscena è un professionista del nostro pallone del calibro di Walter Sabatini, inevitabilmente la soglia dell’attenzione non può non raggiungere picchi elevati. Ecco quindi che le sue parole, raccolte dai colleghi del quotidiano sportivo Tuttosport, hanno cominciato a circolare vorticosamente sul web, trovando spazio sulla maggior parte dei siti e delle testate italiani.
L’ex dirigente della Roma ha parlato a ruota libera, focalizzandosi in particolare su un uomo che sta continuando a scrivere pagine indelebili di storia. Nel corso della sua carriera ha vissuto anche una parentesi nel Belpaese, dove forse, però, non è stato compreso e “aspettato” a sufficienza.
Il tempo, però, si sa, è galantuomo e può essere considerato l’unico, insindacabile giudice. In virtù di tale considerazione, osservando il percorso compiuto e i trofei sollevati al cielo dal diretto interessato, il verdetto non può che essere unanime. Hanno vinto lui, il suo credo tattico e la sua straordinaria umanità.
Sabatini a tutto tondo: “Alcuni tifosi non l’hanno rispettato”
Lo stesso Sabatini ha ricordato come sia stato lui a volerlo fortemente portare in Italia, sottolineandone l’incredibile spessore morale ed etico. La sua cultura calcistica si è rapidamente diffusa e ha attecchito in tutto il Vecchio Continente, proprio in virtù del fatto che stiamo parlando di un allenatore che “ha 10 anni di vantaggio sugli altri”.
Affermazioni non certo figlie del caso, ma che affondano le loro radici in un passato e in un presente che hanno certificato ampiamente la grandezza umana e le capacità del tecnico, tanto da renderlo uno dei più desiderati e apprezzati in ambito internazionale.

Un addio che ha fatto male? Walter Sabatini non ha dubbi
Il riferimento è a Luis Enrique, coach del PSG finalista dell’attuale edizione della Champions League. Walter Sabatini a Tuttosport ha evidenziato come alla Roma non accettò un contratto lungo. Questo perché “non era stato rispettato da alcune frange della tifoseria” e “non solo andò via, ma restò fermo un anno”.
Poi passò al Celta Vigo e al Barcellona, conquistando il Triplete con calciatori giovanissimi. Una linea verde abbracciata poi anche in Nazionale, proiettando la Spagna verso nuovi traguardi.