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“L’ho visto camminare verso di me”: l’incontro ‘ascetico’, Dybala lo rivela per la prima volta. “Ho perso due o tre chili in quel momento”

Paulo Dybala
Paulo Dybala, l’ultimo infortunio che lo ha costretto a operarsi – lapresse – IlPosticipo.it

Il retroscena di Paulo Dybala diventato virale: l’argentino esce allo scoperto e racconto il suo incontro ‘ascetico’ che lo ha destabilizzato.

Di talento ne ha da vendere, e nessuno a Roma ha mai messo in discussione la classe cristallina di Paulo Dybala. Dribbling, visione, tocchi morbidi e gol da artista. Eppure, tra gli spalti dell’Olimpico e le mura di Trigoria, serpeggia una sensazione difficile da ignorare: quella di avere tra le mani un gioiello sì ma di cristallo.

Arrivato nella capitale nell’estate del 2022 tra l’entusiasmo generale, accolto da migliaia di tifosi in delirio, Dybala rappresentava il colpo di mercato perfetto. Parametro zero dalla Juventus, voglia di rilancio e un carisma che subito ha sedotto José Mourinho, il principale artefice dell’arrivo dell’argentino, colui che sarebbe tornato utile per lo scudetto.

Lo Special One gli dette subito le chiavi della trequarti, libero di sprigionare il suo talento senza essere ingabbiato in un sistema di gioco che lo avrebbe limitato. Naturalmente Dybala prese la palla al balzo per diventare il leader della squadra giallorossa. Almeno quando era in campo.

Ed è proprio che forza e lato oscuro si scontrano. Il problema della Joya non è mai stato mostrare la sua qualità, bensì la continuità. Dybala ha saltato in media un terzo delle partite stagionali per problemi fisici: infortuni muscolari, fastidi articolari, ricadute. Una fragilità fisica cronica che ha spesso lasciato la Roma orfana del suo leader tecnico nei momenti cruciali.

Il tempo passa Dybala resta

José Mourinho prima, Daniele De Rossi poi, Juric volendo e poi Claudio Ranieri hanno cercato di gestirlo con attenzione, centellinandone gli sforzi, cercando di preservarlo per gli impegni fondamentali.

Ma la realtà è che Paulo Dybala resta un fuoriclasse a mezzo servizio. Un campione che incanta ma che costringe allenatori e tifosi a vivere col fiato sospeso a ogni contrasto. C’è chi lo considera un lusso necessario, chi invece lo vede come un investimento troppo fragile in una squadra che ha bisogno di certezze.

Paulo Dybala
Paulo Dybala, campione del mondo con l’Argentina – ansa – IlPosticipo.it

Uno dei tanti infortuni

Quando ho saputo l’entità del mio infortunio – rivela – ho parlato con le persone che lavoravano con me. Abbiamo formato un gruppo e ci siamo detti che dovevamo trovare un modo per recuperare il più velocemente possibile”. Ed è qui che riecheggia un incontro ‘ascetico’, come se si fosse sentito in cielo, fino alle stelle, in occasione dei Mondiale  qatariota, vinto proprio dall’Argentina.

Ricordo che l’allenatore (Scaloni, ndr) fece un discorso dicendo che avrebbe personalmente informato tre giocatori che non sarebbero stati inclusi nella lista finale perché avrebbe dovuto prendere solo 26 giocatori – dice Paulo in una recente intervista a Sport Illustrated – Quando quel discorso finì, ero nervoso, pensavo di non essere all’altezza. Poi, l’ho visto camminare verso di me e ho pensato: ” Sono fuori”. Ma lui è venuto da me e mi ha detto: “Allenati con calma, tu resti“. La stessa cosa che gli ha detto Claudio Ranieri in occasione dell’ultimo infortunio. Ma con Dybala va così.