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Ultim’ora Ferrari, Hamilton spacca tutto: “Non ci posso credere” I Diluvia sulle rosse a Miami, ed è solo l’inizio della tempesta

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton e il suo casco giallo in Ferrari – instagram – IlPosticipo.it

La magia del pre-season è svanita da tempo: Hamilton-Ferrari, piove sul bagnato. Innumerevoli e gravi le complessità di un difficile rapporto.

Quando Lewis Hamilton annunciò la sua rottura con Mercedes e il suo clamoroso passaggio alla Ferrari con largo anticipo rispetto alla firma, il mondo della Formula 1 si fermò. Per i tifosi era un sogno che si avverava: un sette volte campione del mondo alla guida della Rossa di Maranello.

Già si pregustava un’era da settebellezze, quelle con Michael Shumacher alla guida di un Rossa. L’obiettivo titolo, magai anche solo quello Costruttori, era finalmente perseguibile. Le parole provenienti da Maranello, poi, infondevano nuova fiducia. Già, infondevano.

Ma i primi Gran Premi di una stagione già deludenti hanno trasformato quel sogno in un incubo, materializzatosi molto prima del disastro di Miami, dove sono esplosi tutti i problemi di monoposto per niente affatto performanti, lontanissime anni luce non solo dalle McLaren, ma anche da Mercedes stessa e addirittura in linea con la Williams.

Come se non bastasse il rapporto tra piloti e i rispettivi ingegneri è già conflittuale. Che ci potessero essere frizioni tra Leclerc ed Hamilton era immaginabile, ma una Ferrari così deludente, no. Si spiega anche così la pole con successo nella Sprint Race di Cina di Hamilton. Il gradino più basso del podio a Gedda. Poi il nulla cosmico.

Aspettative alle stelle, realtà alle stalle

Hamilton è approdato in Ferrari con l’aura del campione destinato a cambiare le sorti della squadra. Tuttavia, i primi risultati non sono stati all’altezza delle aspettative: qualifiche sottotono, gare anonime e difficoltà a trovare il feeling con una SF-25 ancora lontana dalla McLaren e non solo. Charles Leclerc, con più esperienza in Rosso, ma se la monoposto non va, tutto si azzera.

Non è solo questione di risultati. L’ambiente Ferrari, così diverso dalla struttura metodica e anglosassone della Mercedes, richiede un periodo di adattamento. A Maranello, le pressioni sono più viscerali, il tifo è totalizzante, e ogni parola pesa.

Box Ferrari
Box Ferrari a Miami – instagram – IlPosticipo.it

Leclerc-Hamilton, tutti contro Ferrari

A Miami non ha solo piovuto, ma diluviato sulla Ferrari. Leclerc è finito a muro durante il giro di riscaldamento, distruggendo il lato destro della sua SF-25. Perché? Semplicemente perché montava le intermedie in mezzo a un acquazzone.

Non posso credere che mi abbiate messo le gomme intermedie” tuona Hamilton dalla sua monoposto per la strategia adottata, una frase diventata virale sui social. Ma non l’unica visto quanto accaduto in gara con Leclerc ed Hamilton entrambi furiosi con i box per i ritardi nei swap, il tutto per una settima posizione. Il Mondiale è sostanzialmente appena iniziato, per la Ferrari sembra proprio che il peggio debba ancora venire.