“Sì, abbiamo avuto una relazione”: Calha ammette tutto I Il club ha provato a sconsigliarglielo I “Ma ho scoperto tutto dopo”

Hakan Calhanoglu torna a far parlare di sé, ma per vicende extracalcistiche che vanno ben oltre il rettandolo di gioco. Calha dice tutto.

Non si è mai fatto mai problemi, dicendo sempre pubblicamente quello che pensava. Di fronte ad Hakan Calhanoglu, Milano si è divisa come raramente è accaduto per un calciatore. Idolo per alcuni, traditore per altri, il centrocampista turco ha provato emozioni contrastanti nella città della Madonnina.

Quando nel 2021 Calha ha attraversato i Navigli per passare dal Milan all’Inter, a parametro zero per di più, ha fatto più rumore delle sue punizioni a effetto. Un gesto visto da molti tifosi rossoneri come un tradimento, tanto più per la rapidità con cui si è legato alla maglia nerazzurra.

Dall’altra parte, i tifosi dell’Inter, inizialmente freddi, hanno imparato ad apprezzarne la leadership, l’eleganza tecnica e la capacità di prendere in mano la regia della squadra, diventando uno degli uomini chiave della cavalcata scudetto e di una finale conquistata dopo aver eliminato il Barcelona, in una semi di Champions che passerà alla storia.

Ma la frattura con la Milano rossonera non si è mai ricomposta. Ogni derby è diventato un palcoscenico per cori, fischi e polemiche. E Calha, lungi dal tirarsi indietro, ha spesso risposto con gesti provocatori, dichiarazioni al veleno o esultanze mirate, come quella celebre davanti ai suoi ex tifosi dopo un gol decisivo.

Calha spacca Milano

“Ora gioco per la squadra che vince”, disse una volta, alimentando la rabbia dei suoi ex sostenitori, con tanto di risposta di un certo Ibra, altro ex che però non hai mai suscitato sensazioni così contrastanti come il turco.

Milano, così, si scopre spaccata. C’è chi vede in Calha un traditore, chi un professionista esemplare. Chi sottolinea la mancanza di riconoscenza, chi esalta il coraggio di cambiare per crescere. Chi, invece, lo ha chiamato in procura a far luce su una vicenda che ha scosso Milano, ma non solo.

Il patteggiamento

La Procura ha chiesto conto a Calha delle intercettazioni dell’ormai ex capo ultras nerazzurro Marco Ferdico, andato poi in carcere con l’aggravante mafiosa, in merita alla delicata vicenda ultras a Milano, che ha portato alla squalifica di una giornata, sia del turco sia di Simone Inzaghi.

Calha, come rivela Gazzetta dello Sport, ha ammesso la “relazione” con il tifo organizzato nerazzurro, ammettendo di aver avuto contatti con gli ultras ma solo “a titolo personale”, sottolineando di aver conosciuto Bellocco solo dopo aver visto la fotografia in seguito alle notizie sul suo omicidio”. C’è da credergli. Calha dice sempre tutto.