“Mi sono dimesso”: ufficiale ROMA, il mister vuota il sacco col coltello nella ferita. “Non mi si doveva mandare al massacro in quell’uno contro tutti“

Terremoto in casa Roma, annuncio ufficiale del mister: “Mi sono dimesso”. L’ex allenatore non le ha mandate a dire

Se non si tratta di un vero e proprio terremoto calcistico, quello che si sta verificando in casa giallorossa, allora poco ci manca.

Le dimissioni dell’allenatore e, di conseguenza, le parole al veleno rilasciate dallo stesso non sono affatto passate inosservate.

Anche perché risulterebbe davvero difficile che le stesse possano passare in secondo piano.

Dito puntato, quindi, contro la società che non gli sarebbe stato accanto in un momento delicato. Tanto da essere messo da solo contro tutti.

Roma, l’ex mister vuota il sacco: “Non mi si doveva mandare al massacro”

Importanti rivelazioni quelle che Luciano Spalletti, ex tecnico della Roma, ha scritto nella sua autobiografia “Il paradiso esiste“, scritto grazie alla collaborazione di Giancarlo Dotto. Tantissimi gli argomenti affrontati dall’attuale ct della Nazionale azzurra. Tra questi, ovviamente, anche la sua seconda esperienza alla Roma che non si è affatto conclusa nel migliore dei modi. Soprattutto per la vicenda e diatriba avuta, in più di una occasione, con Francesco Totti nel 2017.

In merito a ciò Spalletti ha voluto mettere i puntini sulle “i” facendo molta chiarezza: “Non ho fatto ritirare io Francesco, è falso. Erano aspetti che dovevano essere gestiti dalla società. Al mio ritorno lo avevo chiesto con chiarezza. Non mi si doveva mandare al massacro nell’uno contro tutti. Ho sempre schierato la migliore formazione per vincere. La Curva Sud si è schierata contro di me. Non è servito a nulla precisare che non sono stato io ad allontanare Totti dalla Roma”. 

Roma, parole al veleno del tecnico: “Mi sono dimesso”

Pochi giorni prima dell’addio al calcio di Francesco Totti, Spalletti fece capire prima e poi disse che non avrebbe rinnovato il contratto con la Roma: “Mi sono dimesso anche per questo motivo. Non era giusto darmi questo tipo di responsabilità. La verità è che il destino di Francesco era segnato. La verità è solo di chi la vuole vedere“.

Una vicenda che ricorda molto bene, anche se non ha voluto dare la colpa a qualcuno in particolare: “Ricordo che sbagliammo tutti in quella situazione. La società a non prendersi le responsabilità ed a lasciare che l’allenatore affrontasse da solo una vicenda complicata. Le colpe ce le ho anche io. Totti è stato idolatrato a Roma e questo probabilmente lo ha “viziato” un po‘”.