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Processo ULTRAS, Marotta in Procura: ora viene a galla la verità I “La Digos sapeva tutto”

Inchiesta “Ultras”, importanti aggiornamenti dal Processo: il presidente nerazzurro Marotta in Procura. Spunta fuori tutta la verità

Arrivano importanti aggiornamenti per quanto riguarda l’inchiesta relativa agli Ultras di due delle squadre più importanti della Lombardia: ovvero quelle di Inter e Milan.

In merito a questa vicenda sono coinvolti alcuni tesserati delle due squadre. Gli stessi che sarebbero accusati di aver avuto rapporti, appunto, con gli Ultras nel corso di questi anni.

Tesserati che hanno deciso (anche se non tutti) di patteggiare con la Procura della FIGC. La Procura di Milano, intanto, continua ad andare avanti nell’inchiesta denominata “Doppia Curva“. Non è da escludere, a questo punto, possano arrivare immediate squalifiche.

Tra i nomi dei protagonisti interessati spuntano quelli di Hakan Calhanoglu e Simone Inzaghi. Nel frattempo, però, arrivano importanti novità anche da parte di Beppe Marotta.

Inchiesta Ultras, novità Marotta: gli ultimi aggiornamenti

Tra le posizioni all’attenzione della Procura Federale spunta anche il nome di Beppe Marotta. L’attuale numero uno nerazzurro è stato interrogato dal Procuratore Federale, Giuseppe Chiné. Il presidente ha dimostrato che, in merito all’incontro avvenuto nel 2022 con i vertici alti degli Ultras, era stata avvisata sia la Procura Federale che la Digos di Milano.

Un incontro che, a quanto pare, sarebbe avvenuto per motivi di ordine pubblico. Una inchiesta che sta andando avanti e che potrebbe prevedere anche delle pesanti sanzioni ed inibizioni per tutti. Soprattutto club compresi per responsabilità oggettiva. Nel frattempo la Procura federale sta lavorando su questa vicenda con tutta la massima discrezione possibile.

Aggiornamenti in merito all'inchiesta Ultras
Marotta interrogato dal Procuratore Chiné – IlPosticipo.it (Foto LaPresse)

Inchiesta Ultras, Marotta interrogato da Chiné

Procura che, in ogni caso, ha deciso di accettare un accordo ancor prima di partire con i deferimenti nei confronti delle persone e club coinvolti in questa vicenda. In merito a quanto annunciato dal Codice della Giustizia Sportiva in questi casi la sanzione viene dimezzata in maniera del tutto automatica.

Anche il vicepresidente nerazzurro, Javier Zanetti, è stato coinvolto in questa inchiesta. Anche se, a differenza di altri, la Procura ha ritenuto doversi limitare ad una sanzione pecuniaria. Nel corso dell’interrogatorio, a cui l’ex capitano è stato sottoposto, ha dimostrato di aver avuto rapporti con i capotifosi visto che è il gestore di ben tre ristoranti che si trovano nel capoluogo lombardo. Segno del fatto che, almeno da parte degli Ultras, non ci sarebbe stata alcun tipo di richiesta effettuata nei suoi confronti.