“Adesso basta, sono io a decidere”: Leclerc perde le staffe I A Maranello scoppia il finimondo

Il pilota monegasco questa volta vuole essere la prima ruota del carro: “Sarò io a decidere”. Scoppiano i primi problemi a Maranello?
È un inizio di campionato complesso, illeggibile, frustrante per la Ferrari. La Sf-25 sta ampiamente deludendo le aspettative e l’ultimo risultato a Suzuka lo ha confermato.
Entrambe le rosse si sono piazzate fuori dal podio (Charles quarto e Hamilton solo settimo), continuando una striscia di risultati negativi che è iniziata dall’Australia.
In questo vortice di zero vittorie (tranne l’unica nella Sprint Race della Cina) c’è ampio spazio per prendere scelte difficili e forse impopolari.
Ecco perché questa volta Charles Leclerc sembra essere convinto nel prendere una strada diversa e assumersi le proprie responsabilità.
Si cambia strategia
A rivelare la scelta del pilota monegasco è il Corriere della Sera, secondo cui il pilota della Ferrari, a margine delle qualifiche del Giappone, avrebbe detto ai suoi ingegneri “Basta, vado per la mia strada“. Ci sarebbe infatti stato un confronto diretto tra il 27enne e i suoi ingegneri nel paddock di Suzuka che avrebbe portato ad un esito inaspettato.
Le sue parole sono da ricollegarsi alla delusione per i risultati raggiunti fino ad ora, ma anche alla decisione da parte della direzione del Cavallino Rampante di indirizzare la messa a punto seguendo soprattutto le linea e le caratteristiche suggerite da Lewis Hamilton. In poche parole, a Maranello fino ad ora avrebbero dato maggior attenzione alle indicazioni dell’ex Mercedes, puntando sulla sua esperienza e indiscutibile valore. Ma ora le cose potrebbero cambiare in modo piuttosto burrascoso.

Si fa come dice lui
La strategia seguita dalla storica scuderia italiana si è rivelata, almeno per il momento, piuttosto deludente e insufficiente nell’ottenere il massimo del risultato. Ora quindi Leclerc vorrebbe essere un punto di riferimento imprescindibile per la messa a punto della SF-25, soprattutto visti i risultati praticamente sempre migliori rispetto al pilota britannico.
Questo potrebbe portare ad una divisione in due nel box Ferrari, normale per uno sport di questo genere e per nulla sinonimo di crisi o litigi. Un nuovo indirizzo che evidenzierebbe però l’incapacità della Rossa di seguire una strategia unica e ben definita fin dall’inizio della stagione. Del resto non sono anni semplici per il Cavallino Rampante e da anni ormai si insegue il sogno di tornare a conquistare le vette del mondiale Costruttori e Piloti, anche con l’aiuto di Sir Lewis Hamilton e della incredibile esperienza.