“Mal di stomaco a Trigoria e nel privato”, ma Ranieri lì, è Doctor House: “Vai pure da papà”

L’allenatore giallorosso Claudio Ranieri ha svelato un retroscena piuttosto interessante riguardante alcuni giocatori della rosa
L’arrivo di Ranieri sulla panchina giallorossa, o meglio il ritorno è stato davvero provvidenziale. La stagione della Roma infatti sembra aver ripreso una giusta piega e ad oggi la compagine capitolina è tornata a “vedere” l’Europa.
Un discorso valido sia in campionato dove ormai le zone valide per un piazzamento alle prossime coppe internazionali sono vicinissime, sia in Europa League dove è stato passato anche lo scoglio dei play off.
Pellegrini e compagni sono infatti attesi dagli ottavi di finale contro l’Athletic Bilbao, che non si preannunciano per niente semplici. Grazie alla cura Ranieri però tutto è possibile, anche avere la meglio dei baschi in cui milita un certo Nico Williams.
I dissidi interni e le frizioni con De Rossi prima e Juric poi sono ormai completamente alle spalle. Il gruppo ha ritrovato entusiasmo ed unità così come testimonia un episodio riportato da il corrieredellosport.it.
Chi ha chiesto il permesso per andare a trovare il padre
A confessarlo è stato lo stesso Ranieri nel post partita della gara vinta contro il Monza all’Olimpico. In pratica un elemento della rosa aveva chiesto di andare a trovare il padre, ma inizialmente il tecnico testaccino aveva negato il consenso perché c’era l’allenamento.
In seguito al diniego sono intervenuti Paredes e Dybala, che alla fine hanno fatto cambiare idea all’ex allenatore di Juventus ed Inter. Per la cronaca il calciatore in questione è N’Dicka che alla fine è riuscito ad ottenere il permesso richiesto.

Ranieri ha “alleviato” il mal di stomaco in casa Roma
A testimoniare ci come il vento sia cambiato in quel di Trigoria ci ha pensato anche Gianluca Mancini, che come si evince dalle notizie diffuse tuttomonza.it ha rivelato un importante retroscena relativo all’arrivo di Ranieri.
L’ex difensore dell’Atalanta ha fatto un excursus della stagione sottolineando i meriti dell’allenatore romano e romanista: “Prima dell’arrivo del mister i risultati non stavano vedendo e quando è così per noi calciatori è difficile. Davamo il massimo in campo, l’ambiente era quello che era e mi portavo questa tristezza, questa malinconia, questo mal di stomaco a Trigoria e nella mia vita privata. Quando è arrivato lui mi sono rilassato. Sa spiegare le cose con tutta la sua calma, anche se quando si arrabbia, si arrabbia. Ci voleva quella cosa lì per portare serenità a un gruppo che è forte e ne aveva veramente bisogno”.