Spalletti cambia il capitano: tutta colpa di un diverbio | Ecco a chi è andata la fascia

Arrivano le indiscrezioni sulla decisione definitiva del mister. Ecco il diverbio che ha portato Spalletti a cambiare capitano.
Non è di certo un segreto il fatto che negli spogliatoio delle squadre di calcio – a tutti i livelli – si consumano spesso episodi che restano tra le quattro mura del campo.
Tuttavia, a volte emergono retroscena clamorosi che accendono il dibattito. Nella maggior parte dei casi i litigi, le tensioni tra allenatori e giocatori e i battibecchi restano confinati dietro le porte degli impianti sportivi, ma non è raro che, dopo molto tempo, diventino pubblici.
Proprio in queste ore, infatti, c’è un episodio che sta facendo molto rumore. Si tratta di un ex calciatore che ha rivelato quando Luciano Spalletti decise di cambiare il vice-capitano della squadra. Ecco che cosa è successo e perché da un diverbio si arrivò a quella decisione.
Il giocatore contro Spalletti
Il protagonista della vicenda è Antonio Cassano, tra i talenti più cristallini e controversi del calcio italiano. Tuttavia, famoso anche per le sue bravate, dentro e fuori dal campo. Il fantasista barese ha raccontato di quando era il vice-capitano della Roma, ma che il rapporto con il suo nuovo allenatore, appunto Spalletti, non iniziò affatto nel migliore dei modi.
L’episodio scatenante si verificò durante un allenamento in palestra. Cassano, provocato da Totti e Montella, decise di alzare il volume della radio e ignorare gli inviti di Spalletti ad abbassare. Durante una puntata di Viva el Futbol, Cassano ha raccontato che la sua risposta a Spalletti fu “Qui comando io, non stai allenando quella squadra di pi**e dell’Udinese”. La reazione dell’allenatore, dopo il terzo invito ad abbassare il volume, fu vendicativa.

La decisione di Spalletti
L’allora allenatore della Roma decise infatti di non lasciar correre e dare da subito un segnale forte. Alla prima amichevole stagionale, infatti, Spalletti decise di togliere a Cassano i gradi di vice-capitano, dando questo compito a Vincenzo Montella e Christian Panucci. Tuttavia, la reazione del giocatore fu particolarmente aggressiva. Durante il riscaldamento, infatti, il numero 99 decise di togliersi la maglia e abbandonare il campo.
A quel punto salì sul pulmino della squadra e lasciò l’allenamento. Una reazione che gli costò caro, perché l’attaccante venne messo fuori rosa fino al mese di novembre. Successivamente venne integrato, ma lasciò la Roma poco dopo. Si tratta di un episodio che racconta molto della vita negli spogliatoi, ma che fa comprendere anche quanto sia difficile mantenere all’interno di una squadra la tensione a livelli bassi.