Fuori dal torneo: Tennis, assenza illustre per un grande appuntamento | Tutta questione di soldi
Niente torneo di tennis per lui. Prevista un’assenza illustre al grande appuntamento: ma potrebbe essere tutta questione di soldi.
La stagione tennistica 2024 si è ormai conclusa, incoronando Jannik Sinner al primo posto del ranking e l’uomo da battere nei prossimi incontri. Sono molti infatti gli appassionati che non vedono l’ora di assistere ai nuovi appuntamenti, sia sul circuito ATP che WTA.
Effettivamente, le pause – come sempre accade nel tennis – non saranno così lunghe e c’è già chi si sta preparando per la nuova stagione. Gli occhi sono infatti puntati sulla pubblicazione dei nuovi calendari e sulla definizione degli impegni per quelli che saranno i migliori giocatori al mondo.
Ma se il prossimo anno regalerà sicuramente tante emozioni, potrebbero allo stesso tempo esserci delle assenze clamorose. Tra queste ve n’è una che rischia di pesare non poco sul prestigio di un grande evento. Ecco chi potrebbe essere assente al grande appuntamento.
Lui probabilmente non ci sarà
Alexander Bublik, pilota kazako da sempre caratterizzato da una personalità diretta, ha recentemente messo in discussione il valore degli ATP 250. Questi tornei, secondo il tennista, non garantiscono un vero ritorno economico, non almeno corrispondente agli sforzi che vengono richiesti ai giocatori.
Bublik ha dichiarato che non ha senso partecipare a questi eventi”. Secondo il tennista, infatti, vincere un torneo nella categoria ATP 250 non è sufficiente a ricoprire le spese sostenute. I tennisti devono infatti fare i conti con le spese dei viaggi, ma anche con gli stipendi dei loro team. La critica ha risvegliato nuovamente il dibattito attorno al nuovo calendario tennistico, giudicato da molti troppo fitto, ma da altri particolarmente penalizzante.
Le polemiche sul calendario
Il tennista ha aggiunto che la sua partecipazioni ai tornei ATP 250 è dettato soprattutto dalla necessità di accumulare punti per il ranking. Il kazako ha infatti rivelato che non è una questione di soldi e che ne farebbe volentieri a meno se non servisse per la classifica.
La polemica ha infatti sollevato dei dubbi relativi alla sostenibilità economica per qui giocatori di fascia media e bassa. In molti si chiedono se sarebbe quindi una buona idea eliminare alcuni tornei per poter alleggerire il carico e distribuire in maniera più uniforme il montepremi.